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Parmigiano e diabete
Parmigiano e diabete: sono davvero molti i benefici che si possono ottenere consumando questo alimento antico e ricco di calcio. E’ uno tra i prodotti Made in Italy più conosciuti in tutto il mondo. Consumare parmigiano aiuta a combattere il diabete ma anche altre malattie come osteoporosi, ipertensione e l’obesità. In questo articolo andremo ad analizzare il parmigiano e diabete.
Seguire una buona alimentazione è utile per mantenersi in buona salute. Per un diabetico lo è ancora di più. Proprio per questo, parlando di formaggi, spesso ci si chiede quali siano i migliori da inserire in una dieta per diabete.
Il Parmigiano Reggiano e le sue origini
Un formaggio che non ha bisogno di presentazioni è senza dubbio il parmigiano, il più famoso di tutti è il Parmigiano Reggiano. Le sue origini risalgono a circa nove secoli fa, ma nonostante siano passati così tanti anni, la lavorazione e gli ingredienti del parmigiano sono rimaste le stesse che venivano utilizzate sin dal tempo del medioevo. Furono dei monaci benedettini a creare la ricetta del Parmigiano Reggiano. L’obiettivo che volevano raggiungere, era quello di creare un formaggio in grado di conservarsi nel tempo ed essere in grado di resistere a lunghi viaggi.
I bovini che allevavano questi monaci, producevano molto latte che eccedeva il loro fabbisogno, per evitare che andasse sprecato, il latte, andava trasformato in formaggio o burro. È proprio grazie alle tecniche e alle capacità che avevano questi monaci di lavorare il latte vaccino che viene all’esistenza il famoso Parmigiano Reggiano. Gli ingredienti che vengono utilizzati per produrlo, sono sempre gli stessi e tutti naturali: il latte, il caglio e il sale, senza additivi e conservanti aggiunti.
La stagionatura può variare dai 12 ai 36 mesi, ogni stagionatura conferisce al parmigiano sapori e caratteristiche uniche che gli permettono di offrire vari accostamenti alimentari, a seconda dei propri gusti.
Parmigiano Reggiano e diabete
Il Parmigiano Reggiano è prodotto con il latte vaccino delle province di Reggio Emilia, Parma, Mantova, Modena e Bologna. Un formaggio a pasta dura, sempre presente sulle tavole degli italiani. Un formaggio che contiene per il 30% acqua e per il restante 70% sostanze nutritive. Il parmigiano viene definito un formaggio semigrasso; contiene infatti, una percentuale alta di grassi insaturi e una percentuale bassa di grassi saturi. Questi ultimi per un soggetto diabetico sono più pericolosi, perché determinano la disfunzione o addirittura la morte delle cellule adibite alla produzione dell’insulina.
Parmigiano e diabete: i vantaggi
Il parmigiano proprio come tanti altri latticini, è fonte di vitamine, grassi, proteine e calcio. Tra i fattori determinanti che rendono il parmigiano tra i migliori formaggi da mangiare per un diabetico, c’è la sua alta digeribilità. Il nostro organismo impiega solo 40 minuti per digerirne 100 grammi. Un altro vantaggio che offre il Parmigiano è che contiene esorfina, questo ormone una volta in circolo nel nostro organismo è in grado di produrre diversi effetti benefici, tranquillizzanti e antidolorifici. Un ultimo vantaggio che vogliamo citare, è che essendo un formaggio stagionato, non contiene lattosio. Potrà quindi essere consumato anche da chi è intollerante al lattosio.
Attenzione però a non esagerare, perché proprio come tanti altri formaggi, il parmigiano ha un elevato apporto calorico (circa 400 calorie in appena 100 grammi). Il nostro consiglio è sempre lo stesso: “quando si tratta di quanto posso consumare e cosa posso consumare se ho il diabete, chiedi sempre al tuo medico o a un diabetologo.”
Il Parmigiano Reggiano ha un indice glicemico pari a 0, questo è un dato importante per chi ha il diabete. Lo rende tra i prodotti idonei e migliori ad essere consumati.
Parmigiano, diabete e indice glicemico
Vogliamo dare una semplice linea guida sul termine: “indice glicemico.” L’indice glicemico degli alimenti, indica la velocità con cui cresce la glicemia dopo aver consumato l’alimento stesso. L’indice glicemico è un valore che per chi ha il diabete, è fondamentale tenere sotto controllo. Il fatto che il parmigiano ha un indice glicemico pari a 0 è ottimo per chi ha il diabete. La velocità dell’indice glicemico o IG, si esprime in percentuale, prendendo come riferimento il glucosio o il pane bianco. Solo per fare un esempio, un alimento con indice glicemico pari a 60 innalza la glicemia con una velocità del 60%.
Parmigiano e diabete: le ricette
Il parmigiano è ottimo se mangiato a scaglie o a cubetti, ma se sei un amante di questo prodotto, le ricette che il web propone per abbinare il Parmigiano Reggiano a dei piatti originali nutrienti e sani sono davvero infinite. Oggi vogliamo proporti una ricetta che permette di abbinare due cose che ti stanno particolarmente a cuore, ovvero parmigiano e diabete.
Una ricetta davvero semplice e di grande impatto visivo e gustativo. Spaghetti alla paprika e parmigiano.
Gli ingredienti per 4 persone sono:
- spaghetti 300 grammi (meglio se integrali)
- parmigiano grattugiato q.b.
- paprika dolce 30 grammi
- 1 limone
- 100 grammi di burro
- 130 grammi di Parmigiano Reggiano
- 10 grammi di succo di limone
- Finocchietto selvatico
Per la preparazione partiamo dalla crema di parmigiano e burro: in un tegamino sciogli il burro stando attento a non scaldarlo troppo e a farlo diventare liquido. A questo punto, spegni e aggiungi il succo di limone e il parmigiano. Con una spatola mescola il composto, fino a ottenere una crema.
Nel frattempo cuoci gli spaghetti in abbondante acqua salata. Scola gli spaghetti al dente e versali nella ciotola con la crema di burro e parmigiano. A questo punto componi il piatto.
Sul fondo versa il Parmigiano Reggiano grattugiato e della scorza di limone, sistema al centro del piatto gli spaghetti e spolvera con la paprika dolce. Se vuoi aggiungere un tocco di personalità al piatto, guarniscilo con del finocchietto selvatico.
Parmigiano e diabete riflessioni finali
In conclusione possiamo dire che il parmigiano e diabete sono due elementi che possono coesistere. Avere il diabete, come abbiamo più volte evidenziato attraverso i nostri articoli, non vuol dire rinunciare al piacere della buona cucina, ma semplicemente moderare le quantità e saper scegliere i prodotti più idonei allo stato di salute. In caso di diabete, farsi seguire da un medico specialista è la prima regola per poter convivere con questa patologia. I nostri articoli hanno l’unico scopo di informare e non sono da ritenere un’alternativa al parere del proprio medico curante.
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