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Tachipirina e diabete
Tachipirina e diabete: il paracetamolo aumenta il rischio di picchi glicemici?
Oggi parliamo di tachipirina e diabete, in modo particolare vedremo come la tachipirina influisce sul diabete, quali possono essere i rischi legati a un sovradosaggio di tachipirina e come deve essere presa correttamente.
Quando si assumono medicinali è buona norma leggere sempre l’etichettatura e il bugiardino che si trova dentro la confezione, per essere consapevoli dei possibili effetti collaterali.
Questo è ancora più importante quando si ha il diabete. Alcuni principi attivi dei medicinali possono influire notevolmente sui livelli di glucosio nel sangue e su tutti i dispositivi da cui si dipende per la gestione del diabete.
Ovviamente parlando di tachipirina e diabete tipo 2 o tipo 1 il problema si amplifica.
Approfondiamo l’argomento tachipirina e diabete parlando brevemente dei farmaci da banco come la tachipirina (i medicinali che possono essere venduti in farmacia e che non hanno bisogno di ricetta medica). Quali possono essere gli effetti collaterali di questi farmaci su un diabetico?
Tachipirina e diabete: il rimedio per la febbre
Quando si ha la febbre alta, solitamente il rimedio più utilizzato e spesso consigliato anche dal medico è quello di prendere una tachipirina per abbassarla.
Ma come dicevamo è importante sapere quali possono essere gli effetti collaterali di un medicinale. Perché questo è particolarmente importante quando si ha il diabete?
La febbre o un’infezione che colpisce le prime vie respiratorie, provoca un aumento di ormoni come l’adrenalina e il glucagone. Questi ormoni, tendono ad accumularsi nel circolo sanguigno e aumentano il rilascio delle riserve di glucosio presenti nel fegato, contrastando l’azione dell’insulina.
Nonostante la poca fame e le regolari unità d’insulina somministrate, un paziente con diabete tipo 1 noterà che la glicemia tende ad aumentare, anche del 25% in più.
In casi del genere è bene bere molta acqua e aumentare la dose d’insulina in base alla glicemia misurata. Rimane importantissimo in questi casi sentire il proprio medico per evitare pericolosi picchi glicemici.
Le malattie stressano il corpo e quando è stressato, rilascia gli ormoni che aumentano il glucosio nel sangue e come dicevamo prima, questi ormoni possono impedire all’insulina di abbassare adeguatamente i livelli di zucchero nel sangue.
Alcuni farmaci come la tachipirina in sciroppo vengono utilizzati per abbassare la febbre alta, questi però possono contenere zuccheri aggiunti per cui sono da sconsigliare in caso di pazienti diabetici.
Il paracetamolo l’analgesico di uso comune
Il paracetamolo conosciuto meglio con il suo nome commerciale Tachipirina, è un farmaco sostanzialmente sicuro e viene venduto senza la necessità della ricetta medica.
La tachipirina in sciroppo contiene saccarosio per cui sarebbe meglio (nel caso di tachipirina e diabete), optare per la tachipirina in pillole o compresse.
Le compresse di tachipirina sono prive di zucchero, quindi più indicate per i diabetici.
È bene ricordare che il paracetamolo interferisce con la glicemia falsandone il valore, per cui, anche se più sicura, la compressa di tachipirina è sempre meglio prenderla sotto controllo del medico.
Le pillole rispetto agli sciroppi sono sempre migliori perché non contengono saccarosio, ma se si decide di utilizzare uno sciroppo è bene controllare che non contenga zuccheri aggiunti e se possibile, utilizzare un’alternativa senza zucchero.
In generale è importante fare maggiore attenzione all’utilizzo dei farmaci, ma nel caso di tachipirina e diabete tipo 2 o tipo 1 l’attenzione deve essere maggiore, specialmente durante l’invecchiamento.
Perché diciamo questo? Vediamo i rischi di un utilizzo farmacologico costante della tachipirina sulle persone anziane con diabete tipo 1 o tipo 2.
Lo studio degli effetti collaterali della tachipirina su pazienti anziani
Il dosaggio a uso terapeutico del paracetamolo può aumentare alcuni eventi avversi?
Uno studio basato su dati raccolti da questionari compilati online dagli staff di 175 case di cura evidenzia che la tachipirina non ha effetti così rilevanti.
I ricercatori hanno analizzato i dati per valutare gli effetti a lungo termine di tachipirina e diabete tipo 2 o tipo 1 sui rischi di morte ed eventi cardiaci importanti come ictus e infarti.
Da questo studio è emerso che il paracetamolo non ha alzato la percentuale di attacchi di cuore o infarti né tanto meno è stato notato un aumento di decessi.
Tuttavia è stato rilevato un rischio superiore di ictus nei pazienti con diabete che utilizzavano il farmaco.
Nonostante questo risultato negativo, il paracetamolo resta il farmaco più sicuro per la maggior parte delle persone e quindi anche per la comunità dei diabetici.
I medici che hanno partecipato a questo studio, ci tengono a far sapere che qualsiasi farmaco può avere effetti collaterali, anche quelli che possono essere acquistati senza ricetta medica.
Sia che si abbia il diabete o meno, è sempre meglio consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi nuovo farmaco e valutare con lui il giusto dosaggio.
Come prepararsi in anticipo per la stagione delle influenze
Quando si ha la febbre o il raffreddore, si tende a essere maggiormente pigri e meno lucidi rispetto a quando si sta bene e questo è dovuto agli effetti dell’influenza.
Seguire il piano terapeutico suggerito dal medico può diventare più complicato in queste fasi, per cui tenersi pronti prima che possa sopraggiungere l’influenza è la strategia migliore.
- Tieni sempre aggiornato un elenco di medicinali contro il raffreddore e la febbre sicuri per il diabete tipo 1 e tipo 2.
- Tieni a portata di mano i contatti del medico, dove e quando è possibile raggiungerlo, numero della guardia medica per i giorni festivi, la sera o il fine settimana.
- Regola la dose dell’insulina in base alle necessità seguendo le direttive del medico.
Come si assume la tachipirina
Segui le istruzioni contenute nel bugiardino della confezione della tachipirina.
Non si deve assumere un dosaggio superiore a quello consigliato dalla confezione o prescritto dal medico.
Un sovradosaggio può provocare danni al fegato. Il quantitativo corretto è di massimo 1000 mg per dose e 4000 mg al giorno.
Non dare il farmaco ai bambini di età inferiore ai 24 mesi senza sentire prima il parere del medico.
Nel caso degli sciroppi, ricordati sempre che nella maggior parte di essi ci potrebbe essere un contenuto elevato di saccarosio, nel caso in cui si ha il diabete, è meglio evitare la tachipirina in sciroppo, per eliminare il rischio di picchi troppo alti di glicemia.
Quando i sintomi della febbre o dell’influenza non svaniscono chiama il medico. Smetti di assumere la tachipirina nei seguenti casi:
- Dopo aver utilizzato la tachipirina per 3 giorni e nonostante tutto la febbre non scende
- I dolori continuano dopo 7 giorni di utilizzo
- Nel caso in cui si manifestino rossore e gonfiori al livello cutaneo
- I sintomi peggiorano o compaiono nuovi sintomi
I nostri articoli hanno l’obiettivo di informare e non sono da confondere con i trattati scientifici redatti da medici. Per avere un parere medico sull’argomento tachipirina e diabete rivolgiti al tuo medico o diabetologo.
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