Argomenti correlati
Ipoglicemia reattiva
Che cos’è l’ipoglicemia reattiva sintomi cause e rimedi
L’ipoglicemia reattiva o postprandiale è una forma d’ipoglicemia che si riferisce a un basso livello di glucosio nel sangue verificatosi dopo un pasto (per valori di glicemia inferiori a 70 mg/dl), solitamente entro quattro ore dopo aver mangiato. Diversa da quella che si verifica durante una fase di digiuno prolungata.
L’ipoglicemia in generale colpisce principalmente le persone con diabete, ma esistono due tipi di ipoglicemia che potrebbero capitare a chiunque e sono l’ipoglicemia reattiva e quella a digiuno. In questo articolo ci concentreremo sulla prima.
Ipoglicemia reattiva come si manifesta
La glicemia riesce a rimanere stabile grazie a dei meccanismi ben precisi che l’organismo innesca durante tutto il giorno e in modo particolare lo fa impiegando l’insulina. Questo tipo di ormone viene prodotto dal pancreas subito dopo un pasto, ha come scopo quello di stimolare le cellule ad assorbire lo zucchero in circolo nel sangue. Un ruolo molto importante perché durante la fase di assorbimento intestinale del cibo, il glucosio aumenta rapidamente.
Per evitare che lo zucchero aumenti troppo e quindi, per controbilanciarne l’aumento, viene prodotta l’insulina. Una volta che l’assorbimento del cibo termina finisce anche l’aggiunta di zucchero nel sangue. In condizioni normali l’organismo se ne accorge e provvede a ridurre la produzione dell’insulina per evitare che tutto lo zucchero venga assorbito. Nel caso in cui si manifesti ipoglicemia reattiva questo processo viene rallentato causando di conseguenza un’eccessiva diminuzione di zuccheri nel sangue.
I sintomi
Durante tutto il giorno, i livelli di zucchero nel sangue aumentano e diminuiscono e questo è normalissimo; nel momento che queste oscillazioni scendono troppo sotto i valori normali della glicemia si potrebbe verificare uno stato di ipoglicemia.
Nel caso dell’ipoglicemia reattiva i sintomi generalmente iniziano a verificarsi entro le 4 ore dal pasto e possono includere:
- Ansia
- Affaticamento
- Vista offuscata
- Confusione
- Irritabilità
- Vertigini
- Mal di testa
- Fame
- Sudorazione
- Svenimenti
- Debolezza
Nella maggior parte dei casi in cui si manifesta ipoglicemia reattiva non è sempre chiara la causa. Sappiamo però che i sintomi sono legati all’alimentazione e ai processi digestivi.
Quando i casi d’ipoglicemia reattiva sono più frequenti, si è soliti eseguire (dietro consiglio del medico), alcuni test. Per verificare se il motivo per cui si manifesta, sia legata a un basso livello di zuccheri nel sangue o ad altro.
Le cause dell’ipoglicemia reattiva
Le cause per cui si manifesta l’ipoglicemia reattiva sono legate al fatto che il corpo tende a produrre troppa insulina dopo un pasto abbondante e ricco di carboidrati, lo zucchero nel sangue diminuisce e la glicemia scende. In alcuni casi sembrerebbe che il corpo continui a rilasciare insulina anche dopo aver digerito il pasto già da un po’. L’insulina eccessiva prodotta dal corpo fa scendere il livello di glucosio nel sangue al di sotto del normale provocando così un’ipoglicemia.
Possono verificarsi casi di ipoglicemia reattiva anche a seguito di tumori, interventi chirurgici o trattamenti delle ulcere, malattie metaboliche spesso legate a problemi di sovrappeso o obesità e infine anche per gli eccessi nel bere alcolici.
Ipoglicemia nei diabetici
Nel soggetto diabetico solitamente la causa principale che innesca l’ipoglicemia reattiva è legata a un sovradosaggio dei medicinali, in concomitanza con il singolo pasto. Ad esempio, se si decide di mangiare di meno, il dosaggio dell’insulina da prendere dovrà essere rimodulata in base agli zuccheri che si intende assumere. Se la dose d’insulina è troppo alta, il rischio è quello di incorrere in una crisi ipoglicemica.
Generalmente viene effettuata una valutazione medica per stabilire se i sintomi caratteristici dell’ipoglicemia reattiva siano da attribuire a un abbassamento eccessivo di glucosio nel sangue.
Il trattamento
Per sapere come gestire al meglio un’ipoglicemia reattiva bisogna prima capire cosa la stia causando. Se si ha il diabete e misurando la glicemia si rileva un valore inferiore a 70 mg/dl si ha ipoglicemia. In questo caso, si dovranno consumare 15 grammi di zucchero a rapido assorbimento e controllare la glicemia dopo 15 minuti. Se il valore è ancora inferiore si dovrà prendere un’altra porzione di zucchero e controllare nuovamente dopo altri 15 minuti. Si dovrà ripetere questa operazione fino a quando il valore non raggiunge almeno i 70 mg/dl.
Se questa situazione si verifica di frequente, sarà opportuno parlarne con il medico e valutare se è il caso di stabilire un nuovo piano terapeutico.
Se invece si conosce la causa specifica dell’ipoglicemia sarà opportuno parlarne con il medico, il quale deciderà se è il caso di cambiare i farmaci o aggiungerne degli altri.
La terapia per gestire l’ipoglicemia reattiva
L’ipoglicemia reattiva generalmente non richiede nessuna forma di terapia specifica e questo perché è un fenomeno che tende a risolversi da solo. Tuttavia, nel caso di diabete si dovrà mostrare maggiore attenzione al dosaggio dell’insulina prima dei pasti perché, come dicevamo prima, un sovradosaggio potrebbe essere pericoloso e richiedere l’assunzione immediata di una dose di zucchero.
Per i soggetti più a rischio può tornare utile seguire alcuni consigli legati al migliorare il proprio stile di vita e la propria dieta.
- Mangiare piccoli pasti o spuntini ogni 3 ore circa
- Scegliere per l’alimentazione alimenti ricchi di fibre e proteine tra cui carne e non, frutta, verdura, latticini e cereali integrali
- Evitare cibi ricchi di zuccheri e carboidrati molto raffinati come il pane bianco
- Nello scegliere gli alimenti, per rallentare l’assorbimento degli zuccheri, cercare sempre di abbinare proteine e grassi con i carboidrati
- Limitare il consumo di bevande alcoliche ed evitarle a digiuno
- Svolgere regolare attività fisica
Rispetto a questo ultimo aspetto, i soggetti più a rischio di ipoglicemia reattiva, nonostante possono trarre grande vantaggio dagli esercizi fisici, devono comunque prestare molta attenzione alla quantità degli esercizi e all’intensità. Con l’avvertenza di non praticare mai attività fisica a stomaco vuoto.
Gli effetti e i rischi
Diversi medici riconoscono che raramente l’ipoglicemia reattiva ha delle conseguenze pericolose sulla persona. Questo non vuol dire che alcuni dei sintomi possano essere pericolosi e possono mettere in pericolo le persone, ad esempio, nel caso in cui si guidi un mezzo o si utilizzino per via del lavoro macchinari pericolosi.
Come siamo soliti fare ci teniamo ad informare che i nostri articoli sono puramente informativi e mai possono sostituire il parere di un medico o di un diabetologo.
Se siete interessati ai nostri articoli e volete rimanere sempre aggiornati vi invitiamo a visitare il nostro sito: glicemia.net e a iscrivervi alla newsletter. Continuate a seguirci anche su Facebook, Instagram e Pinterest.
SEGUICI SU
Contatti Privacy Privacy Policy Cookie Policy Disclaimer e Note legali Condizioni d’uso
© 2021 Credits by Italy Web Marketing Voc. Nese, 97 05024 Giove (TR) Tel: 0744 031292
Mobile: 389 6865906 or 389 6817784