Obesità riconosciuta come malattia: cosa cambia con la nuova legge (2025)

Il Senato approva il DDL che sancisce l’obesità come patologia cronica: stanziamenti, percorsi sanitari e tutele per i pazienti. Analisi del testo, impatti sanitari e prossimi passi.

Fonte primaria: ANSA – 1 ottobre 2025. Articolo informativo — aggiornato 2025.

Il punto: perché questa legge è importante

Con l’approvazione definitiva del disegno di legge, l’Italia introduce un riconoscimento formale dell’obesità come malattia cronica. Il passaggio è significativo perché sposta l’asse del dibattito: dall’approccio moralizzante e individuale a un modello sanitario che vede l’obesità come problema clinico e sociale.

Cosa prevede il testo della legge

  • Riconoscimento giuridico: l’obesità è definita malattia cronica recidivante e progressiva.
  • Percorsi di cura nel SSN: multidisciplinari (diabetologia, nutrizione, psicologia, chirurgia bariatrica).
  • Stanziamenti: fondi per prevenzione, formazione e aggiornamento professionale.
  • Osservatorio nazionale: monitoraggio dati epidemiologici e impatto sanitario.
  • Campagne e tutela: sensibilizzazione e misure contro la discriminazione (body shaming).

Risorse economiche

Previsti stanziamenti progressivi 2025–2027 per servizi, formazione e campagne. L’efficacia dipenderà dai decreti attuativi e dalla ripartizione tra Regioni.

Chi beneficia della legge

  • Pazienti con obesità clinicamente significativa.
  • Bambini e adolescenti nei percorsi scolastici di prevenzione.
  • Operatori sanitari con formazione aggiornata.
  • Aziende e luoghi di lavoro, per inclusione e non-discriminazione.

Obesità, diabete e salute pubblica

L’obesità è un fattore di rischio per diabete tipo 2, ipertensione, malattie cardiovascolari. In Italia oltre 6 milioni di persone convivono con obesità o eccesso ponderale (fonte: ISS, IDF 2024, ANSA 2025).

Reazioni e dibattito

Pro: garantisce diritti e cure ai pazienti.

Contro: critiche sui fondi limitati e sul rischio di burocrazia.

Criticità operative

  1. Decreti attuativi chiari per LEA e criteri di accesso.
  2. Formazione omogenea del personale.
  3. Integrazione prevenzione–cura.
  4. Valutazione di outcome clinici.

Misure efficaci secondo la scienza

  • Dieta mediterranea e riduzione zuccheri semplici.
  • Attività fisica prescritta (≥150 min/settimana).
  • Supporto psicologico e prevenzione stigma.
  • Farmaci/chirurgia bariatrica nei casi indicati.
  • Politiche pubbliche (etichettatura, regolazione marketing alimentare).

Prossimi 12–24 mesi

  • Decreti attuativi e definizione LEA.
  • Allocazione fondi regionali.
  • Avvio Osservatorio e campagne.
  • Primi report di impatto entro 12 mesi.

Fonti autorevoli

Nota: articolo a scopo informativo, basato su fonti giornalistiche e scientifiche. Non sostituisce consulto medico.

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