Riso e glicemia
Questa settimana la dedichiamo al riso. Si sentono pareri discordanti sull’uso del riso quando si deve tenere sotto controllo la glicemia.
Facciamo un po’ di chiarezza, ma tenete sempre in considerazione i consigli del vostro medico.
Riso e glicemia: pro e contro
Il riso è un alimento base in molte culture, ma può avere un impatto significativo sulla glicemia.
Pro:
Fonte di carboidrati: fornisce energia al corpo.
Versatilità: si presta a diverse ricette.
Nutriente: contiene vitamine e minerali.
Contro:
Indice glicemico elevato: può causare picchi di glicemia.
Aumento del rischio di diabete di tipo 2 se consumato in eccesso.
Seguici e scopri come gestire il riso nella tua dieta se hai il diabete o vuoi tenere sotto controllo la glicemia!
Se hai la glicemia alta, scegli tipi di riso con un indice glicemico più basso:
Riso integrale
Riso basmati
Selenio
Argo
Riso venere
Riso rosso
In breve in un pasto bilanciato e con abbondante fonte di fibra, prediligere tutti i risi integrali o colorati, tra questi: il riso Seleno, quello Argo e quello Basmati.
Comunque senza esagerare, è anche possibile assumere il classico carnaroli, in questo caso però potrebbe essere utile una doppia porzione di verdura, per contenere ulteriormente l’indice glicemico del pasto.
Attenzione:
Deamidare il riso prima di mangiarlo, abbassa ancora di più l’indice glicemico e il rischio di picchi glicemici.
Scopri come deamidare il riso!
Come deamidare il riso
La deamidazione riduce l’indice glicemico del riso. Ecco come fare:
Metti il riso in una ciotola con abbondante acqua fredda e mescola.
Con l’aiuto di un colino elimina l’acqua intrisa di amido. Se l’acqua è biancastra ripeti l’operazione finché non rimane limpida.
Se hai tempo puoi anche lasciarlo in ammollo in acqua fredda, questa operazione oltre a deamidare meglio il riso, permette ad eventuali impurità racchiuse nel chicco di essere eliminate, inoltre anche i tempi di cottura saranno più brevi.
Ora è il momento di cuocerlo. Non tutte le ricette si prestano al prossimo passaggio ma farlo diminuisce ancora di più l’indice glicemico del riso: lascia raffreddare il riso cotto in frigorifero per 12 ore.
Se vuoi un’idea di come preparare un piatto bilanciato, completo e a basso IG, ti proporremo una ricetta.
Ti potrebbe anche interessare…
Ricette riso e glicemia
Conclusione
Dopo aver discusso approfonditamente sul ruolo del riso nella gestione della glicemia, ecco alcuni ulteriori consigli utili da tenere a mente:
Consumare il riso con moderazione è fondamentale per mantenere stabile il livello di zucchero nel sangue e evitare picchi glicemici. Una porzione controllata può essere parte di una dieta equilibrata.
Abbinare il riso a fonti di proteine e fibre è una strategia vincente per bilanciare i livelli di zucchero nel sangue. Proteine magre come pollo, pesce o tofu e fibre provenienti da verdure o legumi possono rallentare l’assorbimento dei carboidrati presenti nel riso.
Preferire metodi di cottura che prevedano l’uso di molta acqua, come la bollitura, può aiutare a diluire l’amido presente nel riso, riducendo così il suo impatto sulla glicemia.
Scegliere condimenti leggeri, come olio extravergine d’oliva, erbe aromatiche fresche, spezie e limone, può aggiungere sapore senza appesantire il piatto. Evitare salse ricche di grassi e zuccheri è importante per mantenere l’equilibrio nella dieta.
Con questi semplici ma efficaci consigli, potrai continuare a goderti il riso come parte di uno stile di vita sano e senza preoccuparti per la tua glicemia!