Ipoglicemia postprandiale

Argomenti correlati

Ipoglicemia postprandiale

Ipoglicemia reattiva o post-prandiale, cause, sintomi e rimedi

Ipoglicemia postprandiale, uno dei più comuni disturbi, spesso trascurato, legato all’equilibrio glicemico.

Il mondo moderno ci spinge costantemente a prestare attenzione alla nostra alimentazione, eppure nonostante i nostri sforzi è comune essere soggetti ai picchi glicemici.

Questo argomento, molto sentito dalla comunità diabetica, solleva spesso domande e incertezze. Proprio per questo è fondamentale comprendere a fondo ciò che questa condizione implica per la nostra salute.

L’ipoglicemia postprandiale può essere un fenomeno transitorio e naturale, ma in alcuni casi può essere un segnale d’allarme che indica un problema molto più serio.

Sebbene sia difficile stabilire regole precise per tutti, ci sono alcune situazioni in cui questa condizione richiede maggiore attenzione.

Quali sono i valori considerati normali? Quando ci si deve preoccupare?

Analizziamo più a fondo l’ipoglicemia postprandiale, quali sono le cause che la scatenano e i sintomi più comuni.

In questo articolo cercheremo di capire anche quali sono le strategie migliori per prevenirla o gestirla e quando è opportuno consultare un medico.

Cos’è l’ipoglicemia postprandiale

Ipoglicemia postprandiale cos'è

L’ipoglicemia postprandiale conosciuta anche come ipoglicemia reattiva è un fenomeno che si verifica dopo aver mangiato e consiste in una diminuzione dei livelli di zucchero nel sangue.

Per comprenderla appieno è utile esaminare il funzionamento del processo di regolazione della glicemia che avviene nel nostro organismo.

Dopo un pasto, il cibo viene digerito e gli zuccheri (principalmente il glucosio), vengono assorbiti dall’intestino tenue e successivamente rilasciati nel flusso sanguigno.

Questo aumento dei livelli di glucosio nel sangue stimola la produzione di insulina da parte del pancreas, l’ormone responsabile del trasporto del glucosio dal sangue alle cellule, che lo utilizzano come fonte di energia.

Normalmente i livelli di zucchero raggiungono il picco massimo circa un’ora dopo aver consumato un pasto e successivamente diminuiscono gradualmente.

In alcune persone la glicemia potrebbe scendere più rapidamente e in modo più repentino, portando un calo degli zuccheri molto al di sotto dei valori normali, questo è proprio il caso dell’ipoglicemia postprandiale.

Non necessariamente questo picco è sinonimo di un problema grave di salute. In molti casi può essere gestito efficacemente attraverso modifiche dello stile di vita, come la scelta  di alimenti con un indice glicemico più basso.

Le cause possono essere diverse e dipendono da vari fattori tra cui la composizione del pasto, il metabolismo individuale e la sensibilità insulinica.

Alcune persone possono essere più suscettibili a sviluppare un abbassamento della glicemia se consumano pasti ad alto contenuto di carboidrati raffinati o zuccheri semplici, poiché ciò può innescare una risposta insulinica più intensa.

Come si manifesta l’ipoglicemia postprandiale o reattiva

La manifestazione di questa condizione può variare da persona a persona e da situazione a situazione, ma ci sono alcuni sintomi comuni che possono indicare un calo drastico della glicemia dopo un pasto.

  • Sensazione di fame intensa: dopo aver consumato un pasto si può sperimentare un improvviso e intenso desiderio di mangiare qualcosa. Questo avviene perché il corpo cerca di reagire alla mancanza di zucchero lanciando dei segnali di fame.
  • Debolezza e affaticamento: un’altra manifestazione comune è la sensazione di stanchezza e mancanza di energia dopo mangiato. Le cellule del corpo non ricevono energia e si indeboliscono.
  • Vertigini e confusione: sbandamenti, confusione mentale e difficoltà di concentrazione che influiscono negativamente sulle attività quotidiane e richiedono un intervento per evitare il peggio.
  • Palpitazioni e sudorazione eccessiva: il battito cardiaco aumenta e provoca palpitazioni.
  • Tremori e formicolio: mani tremolanti, formicolio e intorpidimento  a braccia e gambe sono una risposta del sistema nervoso al calo di zuccheri.

La durata e l’intensità di questi sintomi possono variare, alcuni possono sperimentare solo uno o due sintomi lievi, mentre altri possono vivere manifestazioni più intense e prolungate.

Coloro che hanno il diabete di tipo 2, sindrome metabolica o hanno avuto in passato una manifestazione di diabete gestazionale sono più inclini a sviluppare ipoglicemia postprandiale.

Anche l’assunzione di alcuni farmaci come quelli insulinici o quelli per il trattamento di alcune malattie cardiache possono influenzare la regolazione glicemica.

Quali sono i valori giusti e quelli da ritenersi pericolosi

È importante conoscere i valori glicemici considerati normali, così come le variazioni che si verificano dopo aver mangiato.

Misurare accuratamente la glicemia può aiutare a identificare eventuali episodi di ipoglicemia postprandiale.

I valori glicemici normali in condizioni di digiuno oscillano tra i 70 e i 100 milligrammi per decilitro (mg/dl) o tra 3,9 e 5, 6 millimoli per litro (mmol/l).

Dopo aver mangiato questi valori aumentano temporaneamente, questo aumento naturale è noto come picco postprandiale.

Dopo un pasto, i livelli di zucchero nel sangue aumentano fino a 140-180 mg/dl (7,8-10 mmol/l) nelle prime 1-2 ore.

Successivamente dovrebbero tornare in modo graduale ai valori normali e lo fanno 2-3 ore dopo mangiato.

Queste variazioni sono considerate fisiologiche e non necessariamente indicano un problema di salute.

I valori pericolosi si raggiungono quando la glicemia scende sotto la soglia dei 70 mg/dl e lo fa per periodi piuttosto lunghi.

Esistono diverse modalità di misurazione dei livelli di zucchero nel sangue tra cui il controllo con il glucometro, un dispositivo che misura la glicemia da una goccia di sangue prelevata dal dito.

Un altro strumento disponibile è il sensore di glicemia continua, un dispositivo indossabile che misura costantemente la glicemia, fornisce letture in tempo reale e può essere utile per individuare le variazioni glicemiche durante tutto il giorno, compresi i periodi postprandiali.

Ipoglicemia postprandiale: Quando preoccuparsi

Ipoglicemia postprandiale quando preoccuparsi

Mentre l’ipoglicemia postprandiale può essere una condizione comune e gestibile per molte persone, ci sono situazioni in cui è necessario prestare particolare attenzione e agire prontamente.

  1. Sintomi gravi e persistenti: nel caso di sintomi intensi, persistenti o che interferiscono significativamente con le attività quotidiane, è importante rivolgersi a un medico. Questi sintomi possono includere perdita di coscienza, convulsioni, confusione mentale grave.
  2. Valori glicemici estremamente bassi: se misurando la glicemia i valori sono inferiori a 54 mg/dl o se si verifica un calo rapido e drammatico dei livelli di zucchero nel sangue dopo un pasto è necessario prendere provvedimenti immediati.
  3. Problemi di salute preesistenti: diabete, malattie epatiche, renali una terapia farmacologica, possono contribuire ad abbassare pericolosamente i valori glicemici.

Per rimediare è opportuno assumere una fonte di zucchero semplice come delle caramelle zuccherate, una bibita dolce come la Coca Cola o un succo di frutta zuccherato.

Bilanciare i pasti è un altro metodo per gestire questa situazione, includere carboidrati complessi proteine, grassi sani e fibre a ogni pasto stabilizza la glicemia in modo rapido e sicuro.

Cosa mangiare

Cosa mangiare

Quando si affronta questo problema, le scelte alimentari possono svolgere un ruolo importante nel mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.

Nella tua dieta dovresti includere sempre i carboidrati complessi come i cereali integrali, i legumi, le verdure e la frutta fresca.

Carne come pollo o tacchino, formaggi magri, uova, pesce, sono tutti alimenti ricchi di proteine che bilanciano il pasto.

Includi olio extra vergine di oliva per condire i piatti e mangia frutta secca come noci, mandorle, nocciole, negli spuntini di metà giornata.

La distribuzione dei pasti è un fattore determinante che influisce sui valori della glicemia giornalieri, mangiare pochi pasti abbondanti porta a picchi glicemici pericolosi, per questo è sempre meglio consumare più pasti distribuiti, in modo equilibrato, nell’arco dell’intera giornata.

In genere si dovrebbero consumare cinque pasti che includono colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda, cena.

È importante sottolineare che le informazioni riportate in questo articolo sono solo delle linee guida generali e che ogni individuo potrebbe avere esigenze diverse.

Il consiglio è quello di consultare un medico per avere un parere professionale sull’ipoglicemia postprandiale e per stabilire un piano alimentare personalizzato in base alle proprie esigenze e condizioni di salute.

Continua a seguirci sul sito e rimani aggiornato iscrivendoti alla newsletter.

SEGUICI SU

Facebook glicemia.net
TikTok
Logo instagram glicemia.net
Pinterest per glicemia.net

Contatti  Privacy  Privacy Policy  Cookie Policy  Disclaimer e Note legali  Condizioni d’uso

© 2021 Credits by Italy Web Marketing Voc. Nese, 97 05024 Giove (TR) Tel: 0744 031292
Mobile: 389 6865906 or 389 6817784

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare. Noi e i nostri partner pubblicitari selezionati possiamo archiviare e/o accedere alle informazioni sul tuo dispositivo, come i cookie, identificatori unici, dati di navigazione. Puoi sempre scegliere gli scopi specifici legati al profilo accedendo al pannello delle preferenze pubblicitarie, e puoi sempre revocare il tuo consenso in qualsiasi momento facendo clic su "Gestisci consenso" in fondo alla pagina.

Elenco di alcune possibili autorizzazioni pubblicitarie:

Puoi consultare: la nostra lista di partner pubblicitari.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy

Grazie per esserti iscritto...

C'è stato un errore. Per favore riprova.

DI RICEVERE NOTIFICHE GRATUITE E DI POTERMI CANCELLARE IN QUALSIASI MOMENTO.
Non condividete la mia email a terzi.
Per maggiori informazioni leggi la PRIVACY POLICY