Diabete infantile

• L’educazione alimentare
• Diabete infantile: i trattamenti farmacologici
• Diabete infantile: le cure mediche

Diabete infantile: cos’è e come curarlo

Il diabete infantile è una malattia metabolica che rappresenta il 10-15% dei casi di diabete nel bambino.

Ne hai sentito parlare e sei preoccupato perché pensi che il tuo bambino possa soffrirne?

Prima di tutto devi sapere che i bambini con diabete infantile possono avere una qualità di vita buona. Possono imparare a gestirlo e a tenerlo sotto controllo in autonomia e con l’aiuto della famiglia.

Come raggiungere questo obiettivo? Quali sono i sintomi, le cause e come si diagnostica?

Cos’è il diabete infantile

Il diabete infantile, conosciuto anche come diabete mellito di tipo 1 o diabete giovanile è un meccanismo secondo cui le cellule del sistema immunitario (i linfociti), aggrediscono le cellule del pancreas che producono insulina e le distruggono completamente.

Questo processo si verifica nella stessa maniera con cui le cellule del sistema immunitario attaccano virus e batteri.

La fascia d’età interessata è quella che va dai 2 ai 12 anni, ma si può arrivare fino ai 20 anni.

L’incidenza maggiore si ha intorno ai 12 anni quando inizia la pubertà.

La diagnosi precoce permette di intervenire quanto prima con un trattamento specifico ritardando così le eventuali complicanze come l’iperglicemia o l’ipoglicemia.

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Tra i primi sintomi del diabete infantile c’è la necessità di alzarsi di notte molte volte per urinare. Può capitare anche che nel sonno il bambino non riesce a trattenere la pipì e bagni il letto.

La perdita di peso, nonostante un aumento della fame e un’alimentazione abbondante.

La sete intensa e i dolori addominali che non sono riconducibili ad altre malattie.

Se il diabete infantile non viene riconosciuto al suo esordio il rischio è quello che si evolva più rapidamente causando squilibri più difficili da controllare.

Nell’organismo iniziano così ad accumularsi delle sostanze di scarto (corpi chetonici), il glucosio non riesce a entrare nelle cellule per fornire l’energia necessaria, di conseguenza, si accumula nel sangue.

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In questi casi si possono manifestare ulteriori sintomi quali:

• nausea;
• vomito;
• sonnolenza
• perdita di coscienza;
• confusione mentale;
• coma.

Un approccio multidisciplinare per la prevenzione del diabete infantile

Prevenire il diabete infantile non è facile perché le cause scatenanti restano ancora oggi non del tutto chiare.

Nonostante questo, la scienza e la medicina continuano a fare passi avanti per l’individuazione delle cause, migliorando sempre di più le cure rendendole più efficaci.

Talvolta il diabete giovanile si manifesta come malformazione genetica che può essere trasmessa da genitori e figli. La sua incidenza varia dal 2 al 5% nell’infanzia fino all’8% nel periodo adolescenziale.

Altro fattore scatenante può essere quello ambientale, ovvero quello legato alle abitudini alimentari o a seguito di gravi infezioni batteriche e virali.

Per diagnosticarlo il medico deve analizzare i sintomi che fanno presagire la presenza della malattia e, per avere il quadro completo, effettuare delle analisi del sangue.

Verrà misurata la glicemia a digiuno e dopo due ore dall’assunzione di una dose di glucosio (curva glicemica), inoltre verrà fatta un’analisi del sangue in un momento qualsiasi della giornata.

Una diagnosi precoce è molto importante; permette di cominciare presto una terapia adeguata ed evita le complicanze più gravi della malattia.

L’educazione alimentare

Un ruolo chiave per la gestione e prevenzione del diabete infantile lo gioca l’alimentazione. In questo caso i genitori e il pediatra dovranno fare un lavoro di squadra, seguire da vicino il bambino e supportarlo costantemente.

L’alimentazione non si discosta molto da quella che dovrebbe seguire il bambino non diabetico. Le esigenze nutrizionali nell’età dello sviluppo sono le stesse.

L’obiettivo dell’educazione alimentare sarà quello di stabilire una terapia che includa una corretta alimentazione, il controllo del peso corporeo, una regolare attività fisica e dosi di insulina corrette (quelle prescritte dal pediatra).

Per i bambini restano valide le stesse linee guida che deve seguire un adulto, ossia evitare di saltare un pasto (colazione, pranzo, cena e spuntini), la giusta ripartizione dei piatti, il calcolo delle calorie degli alimenti, il controllo regolare della glicemia.

Carboidrati, proteine, grassi, fibre devono essere sempre presenti all’interno dello schema alimentare del bambino che ha il diabete infantile e possono essere ripartiti nel seguente modo:

Carboidrati:

Rappresentano la parte più abbondante delle calorie totali in un pasto (circa il 55%). Devono essere accompagnate da abbondanti fibre vegetali, soprattutto idrosolubili come quelle che si possono trovare nella frutta, nella verdura e nei legumi. I carboidrati da prediligere sono quelli complessi (pasta, riso, pane, possibilmente nella forma integrale, patate).

Proteine:

Le proteine devono coprire il 15% delle calorie totali e possono essere di origine animale (carne, pesce, uova, latte, ecc.) o vegetale (riso, pasta, legumi secchi).

Grassi:

Quelli di origine vegetale sono da preferire in quanto contengono più vitamine e sali minerali, che non influiscono sulle calorie del pasto ma sono essenziali all’organismo.

I grassi forniscono circa il 30% delle calorie totali.

Fibre:

Rallentano l’assorbimento degli zuccheri e sono fondamentali all’interno di una dieta alimentare per il diabete infantile. Consigliate quelle contenute in legumi, cereali integrali, verdure a foglia verde, frutta.

I bambini amano i dolci e i cibi dei fast food. Non sono da escludere categoricamente, l’importante è non abusarne e limitarsi a far visita ai fast food solo occasionalmente.

Nel caso dei dolci possono essere inseriti all’interno di un regime alimentare ricco di verdure e fibre.

Diabete infantile: i trattamenti farmacologici

Una volta diagnosticata la malattia, i medici possono prescrivere alcune terapie per ridurre i sintomi.

Inoltre, gli specialisti possono suggerire altre misure per migliorare la qualità della vita quotidiana dei bambini affetti dal diabete infantile.

I farmaci andranno presi per tutta la vita a partire dal momento in cui viene diagnosticato.

L’insulina è il farmaco principale e deve essere somministrato per garantire all’organismo un valore glicemico costante.

La somministrazione avviene tramite iniezione sottocutanea.

Diabete infantile: le cure mediche

Esistono forme diverse di insulina e variano in base al tempo d’azione e al tempo del picco glicemico.

Insulina ad azione rapidissima: agisce entro 10-15 minuti dall’iniezione e generalmente viene utilizzata prima di un pasto, per garantire un controllo migliore della glicemia postprandiale.

Insulina ad azione rapida: agisce in circa 30 minuti dalla somministrazione e scompare dopo 4 – 8 ore. Va assunta mezz’ora prima del pasto e nel caso in cui la glicemia è troppo alta.

Insulina ad azione intermedia: inizia ad agire dopo un paio d’ore e scompare tra le 8 – 12 ore successive all’iniezione.

Insulina ad azione lenta: come la precedente inizia ad agire dopo un paio d’ore dalla somministrazione e generalmente copre l’intero arco della giornata.

La scelta del tipo di farmaco e il dosaggio deve essere stabilito sempre dal medico. Esistono altri farmaci per il trattamento del diabete infantile ma come sempre il trattamento della patologia deve essere monitorato da un medico specialista.

In conclusione ti ricordiamo che tutte le informazioni riportate nel nostro articolo sul diabete infantile sono presentate a solo scopo informativo. Non intendono e non devono mai sostituire il parere di un medico.

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