Patate e diabete

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Patate e diabete attenzione ai falsi miti

Un alimento che mette d’accordo un po’ tutti, grandi e piccoli, sono sicuramente le patate; ma quando parliamo di patate e diabete il discorso diventa leggermente più complicato e le cose da valutare sono diverse.

Le patate sono ortaggi o meglio tuberi, (considerate come carboidrati perché ricche di amido), che si prestano bene alla preparazione di tantissime ricette.

Prova la nostra ricetta dell’insalata di patate lesse e salsa rosa.

Le patate dal punto di vista nutrizionale, sono più simili ai cereali. Di conseguenza quando si parla di patate e diabete la domanda sorge spontanea:

Fanno male a un diabetico? Possono essere mangiate? Scopriamolo insieme.

Perché mangiare le patate

Mangiare patate

Le patate è vero sono ricche di carboidrati, ma possono essere introdotte in un regime alimentare anche nel caso di una dieta per il diabete.

Se vuoi sapere di più sulle diete per il diabete leggi i nostri articoli:

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Dieta per diabete tipo 1

Dieta per iperglicemia

Abbiamo bisogno di includere nella nostra alimentazione anche dei carboidrati, soprattutto di carboidrati complessi come l’amido.

Le patate contengono molta acqua, poche proteine, una piccola quantità di fibra, ma contengono anche elementi minerali come sodio, potassio, magnesio, fosforo.

Minerali più rari e preziosi per l’organismo come il selenio, lo zinco, il ferro.

Non solo, le patate sono ricche di vitamine del gruppo B e vitamina C.

La giusta porzione di patate, distribuita nell’arco della settimana per un massimo di due volte, è l’ideale per chi ha il diabete o deve monitorare i valori della glicemia.

Quante patate mangiare

La porzione standard di patate che consigliano i nutrizionisti è di 200 grammi due volte a settimana, naturalmente, curando il metodo di cottura.

Nel caso dei diabetici è importante sapere come vengono cucinate le patate, in quanto l’indice glicemico di questo alimento è piuttosto alto.

Per avere un’idea sull’indice glicemico degli alimenti leggi l’articolo alimenti a basso indice glicemico.

L’indice glicemico varia in funzione della preparazione.

Avendo un indice glicemico alto, il contenuto di glucosio delle patate viene assimilato e metabolizzato molto velocemente. Quindi, parlando di patate e diabete, il consiglio è quello di non utilizzarle frequentemente.

Si possono comunque consumare, magari utilizzando dei metodi di cottura che ne abbassano l’indice glicemico ad esempio, bollite e successivamente consumate solo dopo averle fatte raffreddare.

Questo metodo incrementa l’amido resistente che è presente nelle patate e ne riduce l’indice glicemico.

Patate e diabete: dolci o classiche? Quale scegliere

Patate dolci

La patata dolce ha un contenuto di nutrienti un po’ diverso rispetto alla patata classica. Ha un maggiore contenuto di fibre, un maggior numero di zuccheri disponibili (lo si deduce facilmente anche dal nome e dal sapore) e la polpa è ricca di carotenoidi e antiossidanti.

Le patate dolci hanno un contenuto calorico minore rispetto alle patate classiche. Generalmente le patate dolci sono considerate più sane, ma entrambi i tipi sono estremamente nutrienti.

Le patate classiche hanno un contenuto di potassio maggiore a quello delle dolci, ma sono carenti di vitamina A.

Per quanto riguarda l’indice glicemico, come dicevamo prima, cambia a seconda del metodo di preparazione. Nel caso delle dolci l’IG varia da 44 a 94 ad esempio se cotte al forno, hanno un indice glicemico più alto di quelle bollite.

Le patate classiche cotte al forno hanno un IG di 111 mentre le patate rosse bollite hanno un IG di 89.

Le patate vanno scelte in funzione del piatto che vuoi preparare perché la consistenza della patata può essere diversa e più o meno adatta.

Ci sono le patate farinose che si prestano bene alla preparazione di gnocchi o purè, oppure quelle a pasta più compatta ideali se cotte al forno.

Quando si parla di patate e diabete, una domanda che spesso viene fatta a medici e nutrizionisti, soprattutto da coloro che non amano molto la verdura è:

“Posso sostituire le verdure con le patate e sceglierle come contorno?”

Le patate sostituiscono le verdure?

Le patate non sono sostitutive delle verdure perché i contenuti nutrizionali della verdura sono diversi.

Le verdure sono più ricche di fibre, di elementi minerali, vitamine, contengono molte sostanze bioattive.

Sicuramente un buon piatto di patate arrosto fa gola, però non può diventare un sostitutivo di un contorno di verdure.

Dovremmo considerarlo come piatto unico, con abbinamento di carne e verdura, pesce e verdura, formaggio e verdura.

È quindi chiaro che parlando di patate e diabete, le verdure devono essere sempre presenti nel regime alimentare del diabetico.

Esistono diverse strategie che si possono utilizzare e che permettono di gustare un ottimo piatto di patate senza il rischio di alzare troppo i valori glicemici.

Patate e diabete: come abbassare l’indice glicemico delle patate

Patate lesse

Patate e diabete, come abbiamo visto, possono coesistere, ma vogliamo fare di più e darti qualche consiglio per abbassarne l’indice glicemico.

Patate novelle

Un primo consiglio se parliamo di patate e diabete è quello di prediligere le patate novelle, un tipo di patate che vengono raccolte prima che maturino completamente, caratterizzate da una buccia sottile con una polpa tenera e delicata.

Cuoci le patate con la buccia

Un metodo di cottura che riduce l’indice glicemico delle patate. Questo perché la buccia contiene il quantitativo maggiore di fibre e minerali.

Cuocere le patate con la buccia aiuta a trattenere i nutrienti, in quanto, ad alte temperature, senza la protezione della buccia, la patata tende a far disperdere alcuni nutrienti.

Patate e diabete: i germogli

La patata contiene una sostanza tossica, la solanina, che aumenta quando la patata inizia a germogliare.

Questo può accadere se viene esposta alla luce, diventa verde e inizia a germogliare.

Aumenta così il suo contenuto in solanina che a quel punto raggiunge un livello più alto di tossicità rendendo la patata pericolosa per il nostro organismo.

Se nella dispensa hai delle patate germogliate, ti consigliamo di gettarle.

La deamidazione delle patate

Per effettuare questa procedura taglia le patate e mettile in una ciotola con acqua fredda, tienile in frigo per 12 ore e prima di utilizzarle sciacquale per bene sotto acqua corrente per eliminare parte dell’amido in esse contenuto.

Patate lesse raffreddate

Se prepari le patate bollite il consiglio è quello di consumarle una volta che si saranno raffreddate.

Il raffreddamento permette alle molecole delle patate di riassociarsi ripristinando così una struttura che, nonostante sia diversa da quella iniziale, risulterà rigida e ordinata, più semplice quindi da assimilare.

Indice glicemico del pasto completo

Alcuni studi dimostrano che se nel pasto che comprende le patate vengono aggiunte verdure come cime di rapa o broccoli, (verdure ricche di fibre), l’assorbimento degli zuccheri si rallenta di molto, di conseguenza anche l’indice glicemico diminuisce.

Non potevamo fare a meno di concludere il nostro articolo di patate e diabete lasciandoti una delle nostre ricette.

La ricetta di oggi: il rosti di patate

Rosti di patate glicemia.net

Il rosti di patate è una ricetta tipica della cucina Svizzera che puoi preparare facilmente a casa, un modo diverso di presentare le patate.

Per questa ricetta puoi utilizzare qualunque tipo di patata.

Vediamo insieme come sempre la nostra lista della spesa:

Ingredienti:

  • 500 g di patate
  • olio extra vergine d’oliva
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

Come preparare il rosti di patate

Per prima cosa metti le patate in una pentola con acqua fredda e porta a bollire, cuoci per circa 10-15 minuti. Il tempo di cottura varia a seconda della dimensione delle patate. Dovranno comunque risultare molto al dente.

Lascia raffreddare le patate.

A questo punto grattugia le patate con una grattugia a fori larghi e spremile con le mani per togliere l’acqua in eccesso, condisci con sale, pepe e mescola.

In una padella antiaderente scalda dell’olio e versa le patate mescolando per circa 5 minuti a fiamma media cominciando, nel frattempo, a dare forma al rosti (la forma sarà simile a quella di una frittata), utilizzando una spatola.

Lascia cuocere ancora un po’ e girala più volte fino a quando entrambi i lati del rosti non saranno croccanti e dorati.

Se vuoi puoi aggiungere alcune spezie per aromatizzare il rosti: erbe aromatiche, timo, rosmarino o aggiungendo della cipolla precedentemente cotta.

Taglia e servi, il piatto è pronto! Buon appetito!

Come sempre prima di lasciarti ti ricordiamo che i nostri articoli non sono trattati medici e hanno il solo scopo di informare.

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