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Iperglicemia neonatale
Iperglicemia neonatale: i primi sintomi del diabete neonatale?
L’iperglicemia neonatale è molto comune nei neonati prematuri. La prevalenza è del 40-80% nei neonati con peso alla nascita molto basso, proprio per questo motivo dopo il parto viene tenuta sotto controllo la glicemia, per verificare se ci sono casi di iperglicemia neonatale.
Gli intervalli normali di glicemia nel neonato sono simili a quelli dei bambini più grandi e degli adulti. Tuttavia, picchi glicemici leggermente superiori ai valori normali di glicemia sono ben tollerati e il trattamento di solito viene iniziato solo a livelli di glucosio nel sangue più elevati e per cui c’è il rischio di conseguenze gravi per la salute del bambino.
Iperglicemia neonato
L’iperglicemia neonatale si manifesta per valori glicemici molto alti e superiori ai valori normali che a digiuno dovrebbero essere compresi tra i 70 e i 100 milligrammi decilitro.
Episodi di iperglicemia lievi di solito non dovrebbero destare preoccupazione, se necessario possono essere trattati facilmente e, il più delle volte, tornano alla normalità da sé.
Tuttavia l’iperglicemia neonatale non va presa sotto gamba perché a lungo andare diventa pericolosa, specie se resta molto elevata per lunghi periodi.
La costante presenza di glicemia alta può causare complicanze piuttosto gravi a carico di cuore, vasi sanguigni, nervi, occhi e reni.
Nei neonati prematuri si ritiene che l’iperglicemia neonatale sia da attribuire alla combinazione di eccesso di somministrazione di glucosio in risposta allo stress e alle infezioni a seguito della prematurità e del ritardo della secrezione dell’insulina da parte dell’organismo.
Attenzione però, in alcuni casi l’aumento del livello della glicemia può essere transitorio e causato da un evento stressante come ad esempio quando è necessaria l’intubazione.
Iperglicemia neonatale: a chi va fatto il controllo della glicemia?
I bambini nati sani e a termine non hanno bisogno di controlli della glicemia. Le energie immagazzinate prima del parto sono sufficienti e dureranno fino al momento dell’allattamento al seno.
Il neonato, che invece manifesta dei disturbi, avrà bisogno di controlli regolari della glicemia. Alcuni sono più a rischio di iperglicemia neonatale e necessitano per questo di maggiori controlli.
Categorie a rischio sono:
- bambini pretermine nati più di 3 settimane prima della data prevista (36 settimane di gestazione o meno);
- bambini piccoli per la loro età gestazionale, in particolare se la loro crescita è stata scarsa nelle ultime settimane di gravidanza;
- bambini di madri che avevano il diabete prima o durante il periodo gestazionale;
- bambini con peso superiore alla norma per la loro età;
- bambini con condizioni mediche rare che causano ipoglicemia;
Quando si diagnostica l’iperglicemia nel neonato
La glicemia viene controllata con poche gocce di sangue, solitamente prelevate dal tallone del bambino.
Se il tuo bambino è a rischio ma sta bene, la glicemia verrà controllata intorno alle due ore dopo la nascita e poi di nuovo prima che il bambino si nutra.
In totale, durante i primi giorni di vita la glicemia verrà controllata dalle tre alle cinque volte al giorno.
La diagnosi dell’iperglicemia neonatale si effettua attraverso gli esami del sangue. I valori di riferimento nel neonato sono gli stessi degli adulti.
Per approfondire l’argomento sui valori della glicemia leggi tabella valori glicemia capillare.
Linea guida sui valori della glicemia:
Normali
- Valori compresi tra 60 – 99 mg/dl a digiuno
- Valori ≤ a 140 mg/dl dopo un pasto anche abbondante
Alterati
- Per valori compresi tra 100 e 125 mg/dl a digiuno
- Per valori compresi tra 140 e 200 mg/dl a due ore dal pasto
Diabete
- Valori superiori a 200 mg/dl rilevati in un momento qualsiasi della giornata
Pericolosi
- Valori superiori a 400 mg/dl
- Valori minori di 60 mg/dl
In presenza di valori glicemici pericolosi è necessario l’intervento immediato e urgente del medico.
Questo tipo di controlli verranno effettuati nel momento in cui si notano delle sintomatologie che fanno presagire il diabete.
Per il controllo della glicemia la valutazione iniziale è piuttosto semplice, si verificano le analisi del sangue per valutare il valore della glicemia o si analizzano le urine per verificare se c’è presenza di zucchero.
Iperglicemia neonatale: cause
Non sono del tutto note le cause che portano il neonato ad avere iperglicemia, sono state fatte diverse ipotesi ma nessuna di esse a oggi si può definire solida e corretta.
Possiamo comunque riassumerle tra: fattori genetici (un genitore o un fratello diabetico), legate a delle infezioni o causate da fattori ambientali.
Il meccanismo che causa l’iperglicemia neonatale è invece ben noto: un processo di distruzione delle cellule beta pancreatiche adibite alla produzione di insulina causato dai linfociti.
Il sistema immunitario non riesce a riconoscere queste cellule e le elimina pensando possano essere pericolosi agenti infettivi.
Sintomi iperglicemia nel neonato
I sintomi che fanno presagire iperglicemia neonatale per i quali sarebbe opportuno il consulto medico sono gli stessi del diabete infantile.
- Minzioni frequenti e aumento della quantità di urine.
- Sete intensa e aumento nell’assunzione dei liquidi.
- Fame eccessiva e maggiore consumo di cibo.
- Perdita di peso nonostante l’assunzione di cibo venga aumentata.
Se questi sintomi si notano nel bambino, il consiglio è quello di contattare subito il pediatra oppure un centro specializzato di diabete nei bambini.
Le complicanze che preoccupano di più i medici sono legate al rischio di disidratazione, perdita di peso, danni al livello del sistema nervoso centrale e al cervello.
In assenza di insulina o nel caso in cui la sua produzione sia ridotta e insufficiente è necessario compensare la sua presenza con delle somministrazioni esterne, che dovranno essere stabilite e concordate con il pediatra o il diabetologo di famiglia.
Conclusioni
Il modo migliore per prevenire e mantenere normale il livello della glicemia nel neonato è allattarlo al seno il prima possibile e in maniera regolare e frequente.
Importante è anche sapere se il piccolo è a rischio di ipoglicemia, soprattutto nelle prime ore dopo il parto.
Infine, per quanto possa sembrare scontato, ci teniamo a evidenziare: non fumare durante la gravidanza perché il feto esposto al tabacco non cresce bene.
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Con questo articolo sull’iperglicemia neonatale ci siamo concentrati sugli aspetti principali di questa particolare patologia che può portare al diabete.
Ti ricordiamo che i consigli esposti sono solo informativi e non vanno intesi come sostituti del parere medico.
Per approfondire questo argomento e sapere come trattare l’iperglicemia neonatale parlane con il pediatra o il medico di famiglia.
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