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Chetoacidosi diabetica

Chetoacidosi diabetica: cos’è, come si manifesta e come curarla

La chetoacidosi diabetica è una delle complicanze acute più severe del diabete di tipo 1 e compare in presenza di iperglicemia prolungata e aumento dei corpi chetonici.

Una condizione in cui c’è una quantità eccessiva di acido nel sangue. Si verifica quando il corpo non ha abbastanza insulina per regolare i livelli di zucchero.

La chetoacidosi diabetica si manifesta principalmente nei bambini o adolescenti che hanno il diabete mellito di tipo 1.

La medicina ha fatto notevoli passi avanti nelle conoscenze sull’epidemiologia, la diagnosi e la terapia di questo tipo di diabete.

La chetoacidosi diabetica rimane però una complicanza acuta che, mentre è abbastanza rara in età adulta, è purtroppo ancora molto frequente in età infantile.

Secondo una recente ricerca da parte della società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (SIEDP), la chetoacidosi si presenta in circa il 38% delle nuove diagnosi, con una frequenza del 70% nell’esordio di diabete tipo 1 di bambini in età prescolare.

Corpi chetonici

Flusso sanguigno

La causa principale, come accennavamo, è data dalla riduzione e carenza di insulina circolante nell’organismo e dal conseguente aumento degli ormoni della controregolazione (glucagone, cortisolo, l’adrenalina e l’ormone della crescita).

La carenza dell’insulina determina un’eccessiva produzione da parte del fegato di glucosio che non viene utilizzato dai tessuti periferici, provocando un aumento di zuccheri nel sangue portando così, uno stato di iperglicemia.

L’organismo in questa condizione innaturale cerca di far fronte a quella che possiamo chiamare emergenza metabolica, utilizzando i grassi al posto degli zuccheri.

L’utilizzo dei grassi dà origine ai corpi chetonici che possono portare all’acidosi metabolica, una sorta d’intossicazione dell’organismo con un’alterazione dello stato di coscienza fino al coma.

Quando l’insulina è poca o addirittura assente, inizia a mancare l’effetto di inibizione del rilascio degli acidi grassi liberi da parte del tessuto adiposo i quali arrivano al fegato per essere smaltiti.

Il fegato non riesce a smaltire tutto e, di conseguenza, si formano i corpi chetonici, i chetoni che circolano nel sangue.

Una piccola quantità di chetoni circola sempre nel flusso sanguigno; servono dal punto di vista energetico. Quando però ce ne sono tanti si crea una situazione di acidosi e il Ph del sangue diventa più acido.

Chetosi significato

Un elevato livello di corpi chetonici nei tessuti dell’organismo provoca la chetosi.

Questo processo avviene quando l’organismo necessita di maggiore energia e non può sfruttare il glucosio perché l’insulina è ridotta o assente.

Per rimediare, ricava energia bruciando grassi in eccesso e producendo di conseguenza i chetoni.

Il modo migliore per evitare che questo fenomeno si manifesti è senza dubbio la prevenzione.

In particolare per chi soffre di diabete è consigliabile il controllo glicemico costante, un’alimentazione controllata e moderata e un’adeguata attività fisica. Assumere molti liquidi e seguire scrupolosamente le indicazioni del medico riguardanti la terapia da seguire ed eventuali farmaci da assumere.

Chetoacidosi diabetica

vista offuscata

✔      In sintesi

 

La chetoacidosi è un’emergenza medica che richiede un trattamento immediato. I sintomi si manifestano nell’arco delle 24 ore e includono: respirazione rapida, aumento della frequenza cardiaca, sudorazione, nausea, vomito, confusione, vista annebbiata.

In caso di forte stress, nei soggetti affetti da diabete tipo 1 si potrebbe manifestare la chetoacidosi perché le usuali dosi terapeutiche non sono sufficienti al fabbisogno metabolico.

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Alcune cause scatenanti sono legate a infezioni acute, (polmonite), infarto, ictus, pancreatite e traumi.

Anche l’assunzione di alcuni farmaci prescritti per altre patologie possono portare alla comparsa della chetoacidosi diabetica.

A questi sintomi si aggiungono nausea, dolori addominali e vomito.

Se non trattata prontamente, la chetoacidosi diabetica può provocare danni a reni e fegato, coma diabetico e morte.

Chetoacidosi diabetica sintomi

I sintomi tipici della chetoacidosi sono l’alito fruttato, dolciastro causato dall’eliminazione attraverso le vie respiratorie dei corpi chetonici.

Questi sintomi vengono accompagnati da dolore addominale e nausea fino alla più grave forma di chetoacidosi caratterizzata da vomito, respirazione affannata, disidratazione, confusione mentale e coma.

La complicanza più grave, di conseguenza la più frequente causa di morte per chetoacidosi è l’edema cerebrale. Una maggiore incidenza si ha all’esordio del diabete, nei soggetti giovani e con più lunga durata dei sintomi.

Chetone nelle urine

Chetone nelle urine

Il meccanismo biochimico che permette di estrarre energia dai grassi produce una sostanza di scarto i chetoni. Queste molecole di rifiuto circolano nel sangue e vengono eliminate attraverso l’urina.

La presenza di livelli particolarmente alti di chetoni nelle urine in una persona con diabete è un segnale d’allerta che indica la mancanza d’insulina.

Questa condizione si può verificare nel caso di esercizio fisico troppo intenso, esposizione al freddo, perdita di carboidrati a causa del vomito frequente.

Anche la chetoacidosi diabetica provoca la presenza di chetoni nelle urine.

La presenza di chetone può essere misurata utilizzando strisce reattive facilmente reperibili in farmacia, il cambio di colore della striscia reattiva immersa in un campione di urina, permette una valutazione indicativa della concentrazione presente nel campione.

Chetoacidosi diabetica acetonemia adulti

L’acetone è la conseguenza di una disfunzione transitoria del metabolismo che si manifesta principalmente nel bambino e si riduce nell’arco delle 24 – 48 ore senza provocare sintomi gravi.

Il primo campanello d’allarme è rappresentato dall’alito che assume un odore fruttato.

Il sintomo più frequente di acetonemia è il vomito.

Per reintegrare i liquidi persi è indicato bere bevande zuccherate come tè, succhi di frutta, spremute, Coca Cola. In questo modo l’organismo può riprendere a utilizzare gli zuccheri come combustibile.

Se l’acetonemia si manifesta negli adulti e tende a perdurare è fondamentale rivolgersi subito al proprio medico.

Conclusioni

La chetoacidosi è uno stato che deve essere trattato subito dal medico. Ci sono due trattamenti principali disponibili per questa condizione: integrazione dei liquidi e farmaci per via endovenosa.

Ovviamente qualsiasi terapia deve essere prescritta dal medico o dal diabetologo e stabilita in base alle caratteristiche specifiche del paziente.

In conclusione ci teniamo a ricordare che i nostri articoli sono informativi e non vanno intesi come trattati medici.

Per avere informazioni più dettagliate e precise sulla chetoacidosi diabetica rivolgiti a un diabetologo o un medico specialista.

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